Epifisiolisi dell’anca

Epifisiolisi dell’anca

Epifisiolisi dell'anca (SCFE): una patologia ortopedica pediatrica urgente

L’epifisiolisi della testa femorale, conosciuta anche come SCFE (Slipped Capital Femoral Epiphysis), è una condizione che interessa l’articolazione dell’anca nei bambini e richiede un trattamento tempestivo per prevenire complicazioni gravi.

Cos’è l’epifisiolisi dell’anca?

Si tratta dello scivolamento della testa femorale (epifisi prossimale) rispetto al collo del femore ( alla metafisi femorale), un’alterazione che avviene a livello della cartilagine di accrescimento (fisi). Questa piastra , situata tra il collo e la testa del femore, consente la crescita ossea durante l’età dello sviluppo. In caso di epifisiolisi, la testa del femore perde il corretto allineamento con il collo, alterando la normale funzionalità dell’anca.

Chi è a rischio?

L’incidenza stimata è di 10 casi ogni 100.000 bambini. Sebbene la causa esatta non sia del tutto nota, diversi fattori aumentano il rischio:

  • Età e sesso: più frequente nei maschi tra i 12 e i 15 anni.
  • Sovrappeso e familiarità: i bambini con obesità o una storia familiare della condizione sono particolarmente vulnerabili.
  • Patologie e trattamenti associati: disturbi endocrini (diabete, ipotiroidismo), terapie con ormone della crescita, chemioterapia, o patologie ossee correlate a malattie renali (rachitismo).

Tipologie di epifisiolisi

Secondo la classificazione di Loder, si distinguono due forme:

  1. Epifisiolisi stabile: il bambino riesce a camminare, spesso zoppicando o con una postura alterata (rotazione esterna del piede).
  2. Epifisiolisi instabile: condizione più severa che compare improvvisamente, con dolore intenso e incapacità di camminare o sostenersi in piedi, neppure con l’aiuto di stampelle.

Entrambe richiedono un intervento immediato per evitare complicazioni come la necrosi della testa femorale.

Sintomi principali

I segnali più comuni includono:

  • Dolore all’anca, inguine, coscia o ginocchio.
  • Zoppia o postura alterata (cammino con una gamba ruotata verso l’esterno).
  • Dolore acuto e improvviso, soprattutto nelle forme instabili.

Un sintomo peculiare in età pediatrica è la possibilità che il dolore si manifesti lontano dall’anca, come al ginocchio, rendendo la diagnosi iniziale più complessa.


Diagnosi

La diagnosi si basa su un’attenta valutazione clinica e strumentale:

  • Esame fisico: il chirurgo ortopedico valuta il movimento dell’anca, spesso limitato e accompagnato da rotazione esterna (segno di Drehmann).
  • Imaging: radiografie o risonanza magnetica sono essenziali per confermare la diagnosi e valutare la gravità dello scivolamento.

Trattamento

L’epifisiolisi richiede sempre un intervento chirurgico mirato a prevenire ulteriori scivolamenti della testa femorale.

  • Scivolamenti lievi o moderati: si utilizza una tecnica chiamata pinning in situ, che consiste nel fissare la testa del femore con viti in acciaio attraverso la piastra di crescita.
  • Scivolamenti severi: in questi casi è necessaria una procedura più complessa per ripristinare l’allineamento anatomico, come la tecnica sviluppata dal professor Ganz.


Complicazioni a lungo termine

Anche dopo il trattamento, i pazienti possono sviluppare problemi futuri, tra cui:

  • Rigidità dell’anca o artrite precoce.
  • Differenze nella lunghezza delle gambe.
  • Necrosi avascolare, con possibile necessità di ulteriori interventi chirurgici.

Conclusioni

L’epifisiolisi è una patologia seria ma gestibile, a patto che venga diagnosticata e trattata rapidamente. Per questo motivo, è fondamentale riconoscere i segnali d’allarme e rivolgersi tempestivamente a uno specialista ortopedico pediatrico.

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