L’epifisiolisi della testa femorale, conosciuta anche come SCFE (Slipped Capital Femoral Epiphysis), è una condizione che interessa l’articolazione dell’anca nei bambini e richiede un trattamento tempestivo per prevenire complicazioni gravi.
Si tratta dello scivolamento della testa femorale (epifisi prossimale) rispetto al collo del femore ( alla metafisi femorale), un’alterazione che avviene a livello della cartilagine di accrescimento (fisi). Questa piastra , situata tra il collo e la testa del femore, consente la crescita ossea durante l’età dello sviluppo. In caso di epifisiolisi, la testa del femore perde il corretto allineamento con il collo, alterando la normale funzionalità dell’anca.
L’incidenza stimata è di 10 casi ogni 100.000 bambini. Sebbene la causa esatta non sia del tutto nota, diversi fattori aumentano il rischio:
Secondo la classificazione di Loder, si distinguono due forme:
Entrambe richiedono un intervento immediato per evitare complicazioni come la necrosi della testa femorale.
I segnali più comuni includono:
Un sintomo peculiare in età pediatrica è la possibilità che il dolore si manifesti lontano dall’anca, come al ginocchio, rendendo la diagnosi iniziale più complessa.
La diagnosi si basa su un’attenta valutazione clinica e strumentale:
L’epifisiolisi richiede sempre un intervento chirurgico mirato a prevenire ulteriori scivolamenti della testa femorale.
Anche dopo il trattamento, i pazienti possono sviluppare problemi futuri, tra cui:
L’epifisiolisi è una patologia seria ma gestibile, a patto che venga diagnosticata e trattata rapidamente. Per questo motivo, è fondamentale riconoscere i segnali d’allarme e rivolgersi tempestivamente a uno specialista ortopedico pediatrico.