Ginocchio Valgo

Ginocchio Valgo

Ginocchio valgo nei bambini: cause, diagnosi e trattamento

Il ginocchio valgo, comunemente noto come la conformazione delle gambe “a X”, è una delle principali ragioni di consulto ortopedico in età pediatrica. I bambini con questa condizione mostrano un avvicinamento delle ginocchia e un allontanamento dei piedi quando stanno in piedi con le gambe unite. Sebbene spesso sia un fenomeno normale legato allo sviluppo, in alcuni casi può richiedere attenzione specialistica.


Evoluzione naturale del ginocchio valgo nei bambini

Nei neonati, gli arti inferiori presentano inizialmente un lieve varismo (gambe arcuate), che tende a diventare più evidente quando il bambino inizia a camminare. Questa fase è normale e si risolve spontaneamente intorno ai 18-24 mesi, con l'allineamento delle gambe verso un asse neutro. Successivamente, si verifica una fase di valgismo che raggiunge il suo picco tra i 3,5 e i 4 anni. Dopo questa età, l’angolazione inizia a ridursi progressivamente, stabilizzandosi in un lieve valgismo tipico dell’adulto intorno ai 7-8 anni.


Lo sviluppo fisiologico dell’asse del ginocchio (tratto da Salenius, J Bone Joint Surg Am, 1975)


Questa traiettoria di sviluppo può variare leggermente tra i bambini. Ad esempio, un lieve ritardo nella risoluzione del varismo o un aumento moderato del valgismo rispetto alla media possono essere normali, purché non siano presenti segnali di patologia.


Quando preoccuparsi?

Sebbene nella maggior parte dei casi il ginocchio valgo non richieda trattamenti specifici, ci sono alcune situazioni che necessitano di un approfondimento ortopedico:

  • Valgismo significativo: una distanza inter-malleolare (DIM) superiore a 6-8 cm, soprattutto dopo i 4 anni.
  • Asimmetria: un ginocchio significativamente più valgo dell'altro.
  • Differenze di lunghezza degli arti: può indicare anomalie strutturali, come un femore corto congenito.
  • Anamnesi di traumi o infezioni.
  • Segni di condizioni sottostanti: come rachitismo, displasie scheletriche o esiti di fratture.


Valutazione clinica del ginocchio valgo

La valutazione del ginocchio valgo inizia con l’osservazione del bambino in posizione eretta, con le ginocchia che si sfiorano e le rotule rivolte in avanti. La distanza tra i malleoli viene misurata per valutare l'entità del valgismo. I genitori possono monitorare la progressione scattando fotografie del bambino ogni sei mesi, evitando così radiografie inutili.

Radiografie degli arti inferiori sono generalmente indicate solo su richiesta dell’ortopedico, per indagare patologie specifiche o pianificare un eventuale intervento chirurgico.



Cause di ginocchio valgo: idiopatico e secondario

  • Ginocchio valgo idiopatico: Alcuni bambini continuano a presentare un valgismo marcato anche dopo la fase fisiologica di sviluppo. Questa condizione può causare difficoltà motorie, problemi articolari o estetici, e talvolta dolore. È spesso associata a sovrappeso, lassità legamentosa e piede piatto.
  • Ginocchio valgo secondario: Deriva da patologie sottostanti, come rachitismo, ipoplasia femorale, displasie scheletriche o esiti post-traumatici. In questi casi, il trattamento deve affrontare sia la deformità che la causa primaria.


Trattamenti disponibili

  1. Conservativo
    • La maggior parte dei bambini con ginocchio valgo fisiologico o lieve richiede solo monitoraggio e consigli per uno stile di vita sano (peso adeguato, attività fisica, scarpe comode).
    • Non è dimostrata l’efficacia di calzature ortopediche, plantari o docce notturne.
  2. Chirurgico
    • Epifisiodesi asimmetrica: Una tecnica mini-invasiva che utilizza placche per correggere progressivamente l'angolazione durante la crescita. È indicata nei bambini con crescita residua e valgismo significativo.
    • Osteotomia: Riservata ai casi gravi o ai bambini che hanno terminato la crescita. L’intervento modifica direttamente l’asse osseo, richiedendo immobilizzazione post-operatoria.





Raccomandazioni finali

Il trattamento del ginocchio valgo deve essere personalizzato e valutato caso per caso. Una diagnosi precoce e un monitoraggio adeguato sono fondamentali per prevenire complicanze e garantire un corretto sviluppo articolare. Nei casi dubbi, rivolgersi a uno specialista è essenziale per definire la gestione più appropriata.



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